Tintolavanderie

da Sapere

1 – L’attività di lavanderia, tintoria e pulitura a secco è generalmente considerata attività artigianale.

2 – Costituisce esercizio dell'attività professionale di Tintolavanderia l'attività dell'impresa costituita e operante ai sensi della legislazione vigente, che esegue i trattamenti di lavanderia, di pulitura chimica a secco e ad umido, di tintoria, di smacchiatura, di stireria, di follatura e affini, di indumenti, capi e accessori per l'abbigliamento, di capi in pelle e pelliccia, naturale e sintetica, di biancheria e tessuti per la casa, ad uso industriale e commerciale, nonché ad uso sanitario, di tappeti, tappezzeria e rivestimenti per arredamento, nonché di oggetti d'uso, articoli e prodotti tessili di ogni tipo di fibra.

3 – Presso ogni sede dell'impresa dove viene esercitata l'attività di Tintolavanderia è designato, almeno, un responsabile tecnico in possesso dell'idoneità professionale che svolge prevalentemente e professionalmente la propria attività.

LAVANDERIA A GETTONE

1 – L’attività di lavanderia automatica a gettoni, la c.d. lavanderia self-service, consiste nel mettere a disposizione della clientela, in appositi spazi,  delle lavatrici professionali ad acqua ed essiccatoi, funzionanti previo acquisto di appositi gettoni, al fine di lavare indumenti, capi e accessori per l’abbigliamento ecc.

2- L’attività di lavanderia automatica a gettoni, la c.d. lavanderia self-service è stata, è stata equiparata (vedi D.L. 59), alle tinto lavanderie tradizionali, rendendo obbligatoria l’apertura previa presentazione della SCIA al SUAP del Comune competente per territorio. 

3 – Tuttavia, per le lavanderie self-service, non sono previsti i requisiti professionali, richiesti invece per le tinto lavanderie tradizionali.

4 – Le disposizioni della legge 84/2006 s.m.i., escluse quelle concernenti l’obbligo di designazione del responsabile tecnico, si applicano anche alle imprese di lavanderia dotate esclusivamente di lavatrici professionali ad acqua ed essiccatori destinati ad essere utilizzati direttamente dalla clientela previo acquisto di appositi gettoni.

5 – L'esercizio della citata attività professionale è subordinato alla presentazione della Segnalazione certificata di inizio di attività SCIA da presentare al Comune tramite lo Sportello unico competente per territorio. Nella SCIA occorre indicare il responsabile tecnico in possesso dell’idoneità professionale che svolgerà l’attività prevalentemente e professionalmente nella sede dell’impresa. L’ampliamento dei locali, il trasferimento in altra sede o la designazione di un nuovo responsabile tecnico sono soggetti alla presentazione di una nuova SCIA.

INDICAZIONI  GENERALI

1 – Nel caso di impianti di produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso va presentata una SCIA di prevenzione incendi su apposito allegato della SCIA che è trasmesso a cura del SUAP ai Vigili del Fuoco. 

2 – Per le emissioni in atmosfera Nel caso di impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e delle pulitintolavanderie a ciclo chiuso è necessario presentare una SCIA condizionata completa di istanza di AUA (Autorizzazione unica ambientale)

3 – Nel caso di impiego di lavatrici ad acqua analoghe a quelle di uso domestico e che effettivamente trattino oltre 100 kg di biancheria al giorno è necessario presentare una documentazione per la richiesta di AUA (Autorizzazione unica ambientale) per gli scarichi in acque reflue.

4 – Va presentata al Servizio Prevenzione sicurezza degli ambienti di lavoro prima dell’avvio dell’attività la richiesta di autorizzazione all’uso lavorativo di locali sotterranei o semisotterranei che non dia luogo a emissioni di agenti nocivi.

5 – Va presentata Comunicazione al Sindaco per industria insalubre nel caso di tintolavanderie che rientrino nella classificazione delle industrie insalubri prevista nel D.M. del 05/09/1994.   (vedi scheda).

NOTA SUBINGRESSO

Nel caso di trasferimento di titolarità a titolo definitivo (cessione di azienda per atto tra vivi o a causa di morte) o a titolo temporaneo (affitto di azienda) per l’attività qui descritta NON ESISTE MODELLO DI SUBINGRESSO in quanto non previsto dalla norma di riferimento (vedi anche DL.vo 222/2016) e l’acquirente o l’erede e l’affittuario procederanno all’utilizzo di un modello di NUOVA APERTURA o di AVVIO.

 

 

 

Riferimenti Normativi

  • Legge 22 febbraio 2002 n° 84
  • LR 30 dicembre 2009 n° 38
  • L.vo 9 aprile 2008 n° 81
  • L.vo 3 aprile 2006 n° 152
  • DPR 26 59/2013
  • D.L.vo 59/2010
  • D.L.vo 222/2016

Modelli

Regime amministrativo: Comunicazione. ( Sospensione Temporanea, Cessazione )
Sono invece soggette a semplice Comunicazione:

  • la sospensione temporanea dell’attività;
  • la cessazione dell’attività,
Regime amministrativo: SCIA. ( Apertura )
Sono soggette a SCIA, a SCIA unica o SCIA Condizionata

  • l’apertura dell’attività
Nel caso di impianti di produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso va presentata una SCIA di prevenzione incendi su apposito allegato della SCIA che è trasmesso a cura del SUAP ai Vigili del Fuoco.

Per le emissioni in atmosfera Nel caso di impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e delle pulitintolavanderie a ciclo chiuso è necessario presentare una SCIA condizionata completa di istanza di AUA (Autorizzazione unica ambientale).
Nel caso di impiego di lavatrici ad acqua analoghe a quelle di uso domestico e che effettivamente trattino oltre 100 kg di biancheria al giorno è necessario presentare una documentazione per la richiesta di AUA (Autorizzazione unica ambientale) per gli scarichi in acque reflue.

Va presentata Comunicazione al Sindaco per industria insalubre nel caso di tintolavanderie che rientrino nella classificazione delle industrie insalubri prevista nel D.M. del 05/09/1994.